Il 22 aprile si celebra, per la cinquantaduesima volta, l’Earth Day o Giornata Mondiale della Terra. Si tratta della più grande manifestazione ambientale del pianeta: un momento di celebrazione della Terra al fine di sensibilizzare la collettività per la salvaguardia della stessa.
Istituita ufficialmente nel 1970 dal senatore statunitense Gaylord Nelson, questa giornata è lo spunto per l’organizzazione di numerosissime manifestazioni a tema sostenibilità e protezione dell’ambiente in circa 192 Paesi del mondo.
Mai come in questi giorni quindi bisogna pensare all’importanza della tutela delle risorse naturali e la lotta alla crisi climatica. Gravi sono anche i problemi dell’ecosistema, legati ai cambiamenti climatici e allo sfruttamento dell’uomo.
Tutela, sostenibilità e salvaguardia ambientale sono le parole chiave di questa giornata, nonché gli obiettivi comuni da raggiungere.
Parlare di ambiente, della sua salvaguardia e tutela, significa parlare della stessa sopravvivenza del nostro Pianeta e della specie Umana che lo abita: per la prima volta nella sua storia l’uomo, con le sue attività e il suo vivere sulla terra, può determinare il futuro del pianeta.
Questa giornata invita all’autoriflessione. Spesso si tende ad allontanarsi, anche inconsciamente, dalle proprie responsabilità ambientali, attribuendo a qualcun altro, di esterno e più grande, il fardello del cambiamento. Questo è però un grave errore; attivare il cambiamento è prima di tutto una responsabilità individuale. Tutti noi dobbiamo prendere coscienza dell’importanza delle nostre scelte quotidiane, che possono influenzare progressivamente lo sviluppo, la crescita e il benessere dell’intera collettività. Ognuno di noi può determinare un impatto positivo e duraturo sull’umanità e sul pianeta. Abbiamo commesso tutti degli errori, ora però è il momento di rimediare, partendo dalle piccole scelte quotidiane.
Cosa possiamo fare come singoli cittadini ?
Ogni gesto ha un impatto ambientale e ridurne il più possibile il proprio è ciò che ognuno nel suo piccolo può e deve fare. Così come i nostri capi politici devono mettere in agenda le tematiche ambientali, anche noi cittadini possiamo inserire nella nostra agenda quotidiana quei gesti, piccoli in termini di impegno ma grandi in termini di impatto positivo, che se attuati da tutti possono davvero fare la differenza: più energie e materiali rinnovabili, più mobilità sostenibile, più economia circolare, ma anche politiche climatiche più ambiziose, oltre a una maggiore coinvolgimento dei territori.
Sempre più spesso si parla di cittadini promuser: attenti ad una spesa intelligente, ad uno stile di vita sostenibile, al riciclo e perfino creatori di orti urbani.
È stata stilata una lista delle cattive abitudini da abbandonare, secondo la quale i comportamenti più sbagliati in ottica di protezione del pianeta sono :
- Troppa plastica prodotta (e gettata). Un rapporto della Fondazione Ellen MacArthur, realizzato in collaborazione con il World Economic Forum, ha evidenziato come la quantità di plastica negli oceani supererà la quantità di pesce entro il 2050. La principale fonte e causa sono gli imballaggi di plastica, riciclati solo nel 14% dei casi e il cui recupero potrebbe aiutare considerevolmente gli ecosistemi marini.
- Uso indiscriminato di pesticidi in agricoltura
- Uso eccessivo e incontrollato delle autovetture : spegniamo queste macchine
Le emissioni globali di CO2 nel 1990 erano di 21,4 miliardi di tonnellate; l’ultima analisi di IEA rivela come nel 2021 abbiano toccato il massimo storico di 36,3 miliardi di tonnellate, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. - Uso (e abuso) di energia prodotta con combustibili fossili
- Uso a profusione della lacca spray: la cura per sé stessi diventa incuria verso l’ambiente
Uno studio dell’Università di York e del National Centre for Atmospheric Science ha evidenziato l’impatto provocato da lacche, deodoranti e altri spray. Prodotti di questo genere contengono gli stessi elementi chimici emessi dalle auto e dai carburanti. Nel mondo se ne consumano oltre 25 miliardi di confezioni l’anno, responsabili dell’emissione di circa 1,3 milioni di tonnellate di agenti inquinanti, cifra che potrebbe salire a 2,2 milioni di tonnellate entro il 2050. - Sabbia e conchiglie: sono da guardare ma non toccare.Nonostante possa sembrare quasi un gesto innocuo, raccogliere le conchiglie al mare è illegale, così come sottrarre arena, acqua o qualsiasi altro materiale per portarlo via. L’obiettivo è quello di preservare il paesaggio e l’ecosistema del luogo.
D conseguenza ecco una lista di consigli da seguire :
1. Ridurre il consumo di acqua
2. Usare meno l’automobile
3. Non sprecare energia elettrica
4. Ridurre il consumo di carne e pesce
5. Fare la raccolta differenziata
6. Fare una “spesa intelligente
7. Usare la carta riciclata
8. Ottimizzare il riscaldamento
9.Fare scelte ecologiche
Tutte queste osservazioni ovviamente vengono non solo per i privati cittadini, ma anche per le aziende e le realtà aziendali.
Cosa possono fare le aziende impegnate nella lotta green ?
Complice l’acquisita consapevolezza dell’importanza di adottare un processo produttivo che miri al miglioramento del benessere umano e alla riduzione dei rischi ambientali, è in costante crescita il numero delle imprese che investono nell’economia verde e nella sostenibilità dei suoi processi.
Ma quali sono le caratteristiche distintive di un’azienda verde? Le aziende ecosostenibili fanno un uso più efficace delle risorse naturali nell’ottica della riduzione degli sprechi, valorizzano gli ecosistemi, privilegiano le politiche economiche intergenerazionali e ricorrono a fonti di energia pulita e rinnovabile. Il tutto senza perdere di vista l’obiettivo finale: il profitto che, in un’azienda sostenibile, cammina di pari passo con un modello di crescita economica e di investimenti rispettoso dell’ambiente.
Se vogliono restare competitive, le imprese del futuro devono essere ecosostenibili, rispettose dell’ambiente, ad alta efficienza energetica e attente al benessere dei dipendenti.
Molti studi mostrano una correlazione diretta tra sostenibilità e performance finanziaria. Le aziende che sviluppano solidi standard legati all’ambiente hanno una migliore redditività, dati finanziari più solidi, dipendenti più felici e una performance azionaria più resiliente.
Come stanno già scoprendo le aziende, anche in tutti gli altri ambiti della nostra vita, “diventare verdi” o “essere verdi” non è più una scelta, ma la sostenibilità è ormai l’unica strada verso la prosperità.
La speranza è che questa giornata di impegno collettivo, faccia ragionare ciascuno di noi sui nostri comportamenti, sui nostri errori in materia di protezione e tutela dell’ambiente e ci faccia scoprire nuovi modi per aiutare il nostro pianeta…e con lui il nostro futuro.
Che il verde diventi quindi il nostro e unico colore preferito!