Chi non l’ha fatto da piccolo? Imparare, al parco con papà, ad andare in bici togliendo le rotelle. Chi non l’ha fatto da grande? Insegnare al figlio in un parco ad andare in bici togliendo le rotelle. Ma perfino questa esperienza emotivamente complice, spesso destinata a scolpire in entrambi una delle più affettuose memorie familiari, se ci si mette la cattiva sorte può trasformarsi in un incubo.
Che produce la morte di una persona, fa di un bimbetto di 5 anni l’involontario autore di quello che tecnicamente è l’omicidio colposo di una 87enne, sfascia di dolore due famiglie entrambe martoriate, di una di esse ipoteca anche le future condizioni economiche: e, per legge, costringe la Procura di Milano a porre in capo al padre la responsabilità penale (per condotta omissiva) nel decesso di questa signora anziana urtata dal miniciclista in erba, sbilanciata quel poco da causarne la perdita di equilibrio, e morta battendo a terra la testa nella caduta. È già una tragedia per tutti: per i familiari della signora, come (e forse persino più) per il papà del bambino, chissà se anche per la percezione del bambino stesso nel trambusto.
Ma le coordinate di legge fanno sì che non possa restare solo tragedia umana, e debba invece diventare anche inchiesta penale in Procura, alla quale tocca — all’esito dei primi accertamenti — indagare il padre per omicidio colposo in rapporto all’articolo 40 del codice, «non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo».
La norma di riferimento è infatti l’articolo 2047 del codice civile, che sul versante penale rileva ai fini dell’individuazione in capo al padre della «posizione di garanzia»: in caso di danno «cagionato da persona incapace di intendere o di volere», quale appunto è un minore sotto i 14 anni, «il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell’incapace», cioè qui dal genitore, «salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto».
Per la giurisprudenza «non può andare esente da colpa la condotta omissiva del genitore nel non aver adeguatamente sorvegliato l’attività del figlio intrinsecamente pericolosa» in quanto potenzialmente in grado, essendo la bici «in mano a soggetto incapace di rendersi conto della portata delle proprie azioni e di adeguarne l’uso alle condizioni del luogo, di provocare la caduta di soggetti deboli quali anziani e bambini». Impraticabile è il proscioglimento per «tenuità del fatto» su reati con pena minima sotto i 2 anni: l’omicidio colposo va da 5 anni al minimo di 6 mesi, ma il II comma esclude il beneficio se «dalla condotta è derivata, quale conseguenza non voluta, la morte di una persona». Resta solo la possibilità di patteggiare le pena, ridotta a un terzo e con la sospensione condizionale. Ma pesante — nel caso in cui il papà non abbia una qualche copertura assicurativa di quelle più note come «polizza del capofamiglia» — può risultare già solo il versante civilistico con l’impatto economico del prevedibile risarcimento, che le tabelle del tribunale, per una signora come l’87enne, stimano quantomeno sui 200.000 euro.
La polizza Capofamiglia è utile nei casi in cui, ad esempio, il Capofamiglia o un membro della stessa, animali domestici compresi, provochino dei danni a terze persone. In casi come questi, senza una polizza ben studiata, si rischia di incorrere all’esborso di una somma di denaro anche molto elevata, come appena dimostrato.
Se in famiglia sono presenti minori di 14 anni e questi provocano danni a terzi, anche all’insaputa dei genitore, la polizza aiuta il capofamiglia nella copertura delle spese relativamente ai danni causati. Generalmente si tratta di una assicurazione che si riferisce alle persone, non alla casa, pertanto quando si parla di danni causati ci si riferisce ad eventi che possono avvenire in luoghi lontani dalla proprietà. A maggior ragione, se in famiglia è presente un amico a quattro zampe, durante la fase di stupila del contratto e prima di firmalo, assicurarsi che siano compresi anche eventuali danni provocati dal nostro amico peloso a terze persone.
In questo modo si vive una vita più serena e tranquilla.