LA POLIZZA CHE COPRE IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA VA STIPULATA PER TEMPO
È quando si possiedono i migliori doni della vita – la gioventù e la salute – che bisogna attrezzarsi per affrontare il momento in cui questi ci verranno a mancare.
«Acquista cosa nella tua gioventù, che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento».
Leonardo da Vinci
Affinché alla nostra vecchiaia non manchi nulla, non basta affidarsi alla pensione o sperare nell’assistenza domiciliare offerta dal Servizio Sanitario Nazionale a chi diventa “non autosufficiente”.
“Non autosufficienza”, un brutto termine, dato che l’essere umano non può mai bastare a se stesso, mentre può accadere che non sia più in grado di badare a se stesso.
Longevi ma con tanti acciacchi: un’eventualità che con il generale invecchiamento della popolazione diventa sempre più probabile.
Dati sulla popolazione italiana
L’Italia, nelle classifiche, risulta tra i primi posti al mondo per longevità, ma non per speranza di vita in buona salute. Detto più semplicemente: gli italiani vivono a lungo, ma invecchiano male.
Il risultato è che aumentano le persone non più in grado di compiere da sole le normali azioni della vita quotidiana, come mangiare, vestirsi o lavarsi e – di pari passo – crescono sia l’impegno richiesto ai familiari, in particolare le donne, sia le risorse private impiegate (7 miliardi di euro l’anno) nell’assistenza a lungo termine, la cosiddetta long term care.
Polizza Long Term Care (LCT)
Non tutti però riescono a permettersi badanti o costose case di cura. Per questo può essere utile un prodotto assicurativo come la polizza long term care (lct), che interviene in caso di perdita dell’autosufficienza, qualunque ne sia la causa (l’avanzare degli anni, un incidente o una malattia improvvisa).
L’importante è stipulare l’assicurazione per tempo e stare attenti alle condizioni.
Non aspettate troppo! Le polizze ltc possono essere stipulate da persone perfettamente autosufficienti che non abbiano superato una determinata età anagrafica. A fronte di una stessa rendita, è naturale che prima si accende la polizza, minore è il premio periodico da pagare. Questo perché, più è giovane l’assicurato, minore sarà la probabilità che diventi non autosufficiente nel breve periodo.
A cosa stare attenti?
Cosa succede se l’assicurato si trova nella necessità di sospendere il pagamento dei premi?
Nelle polizze malattia il contratto si scioglie e si perde quanto versato fino a quel momento.
Nelle polizze vita c’è chi lascia ugualmente l’assicurato privo di qualsiasi copertura (Alleanza Assicurazioni, Axa, Itas e UnipolSai) e chi invece prevede la cosiddetta “riduzione”: in caso di perdita dell’autosufficienza, l’assicurato conserva comunque il diritto a una rendita, ma questa sarà di importo inferiore rispetto a quella prevista dal contratto.