Quando il nostro dottore è in vacanza, di solito l’assistenza medica viene garantita da un sostituto o ad un medico associato disponibile in quel momento.
Ma se stiamo male di notte, sabato, domenica e giorni festivi, a chi possiamo rivolgerci?
Un articolo di Altroconsumo viene in nostro aiuto e ci ricorda le nostre opzioni.
Come il medico di base, anche il sostituto è reperibile dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi e in una fascia oraria diurna e limitata.
In questi casi dovremo rivolgere al Servizio di continuità assistenziale (l’ex guardia medica).
Bisogna però fare delle precisazioni :
- È attivo durante la notte (dalle 20 alle 8) e nei giorni prefestivi e festivi anche in orari diurni.
- Solo in alcune città c’è anche quello pediatrico
- Il servizio è destinato a coprire quei problemi sanitari per i quali non si può aspettare fino all’apertura dello studio del proprio medico curante o del pediatra di libera scelta
- Il medico di continuità assistenziale valuta il bisogno dell’assistito e decide se dare un consiglio telefonico o fare una visita ambulatoriale (ove possibile) o domiciliare.
- Non può, però, fare: prestazioni infermieristiche non correlate alla visita medica; rinnovare le ricette per le terapie croniche (ma può prescrivere i farmaci necessari alla prosecuzione di una terapia se la sua interruzione rischia di far aggravare le condizioni della persona); trascrizioni non differibili su ricettario Ssn di prescrizione di altri medici; certificati per attività sportiva, per rientro scolastico o di malattia a lavoratori non turnisti; dare punti di sutura; prescrivere esami diagnostico-strumentali o di visite specialistiche.
Se si sta male in vacanza in Italia
Nelle località ad alta frequenza turistica, le Regioni spesso attivano un servizio di guardia medica turistica, di cui si usufruisce con la tessera sanitaria e un documento di identità. E si paga un ticket, che è diverso a seconda della prestazione e della Regione.
Se dove siete in vacanza non c’è il servizio di guardia medica turistica, è possibile rivolgersi a un medico di base del luogo per una visita a pagamento: i costi cambiano tra medico e pediatra e tra visita ambulatoriale e a domicilio. È importante farsi rilasciare dal medico la ricevuta di pagamento, perché in alcune Regioni può essere rimborsata dall’azienda sanitaria di residenza.
Per quanto riguarda i farmaci, se non si vuole portarsi la scorta, bisogna ricordarsi che, col promemoria della ricetta elettronica prescritta dal proprio medico, si possono ritirare in qualsiasi farmacia come se si fosse nella propria Regione, pagando lo stesso ticket o, se spetta, usufruendo dell’esenzione.
Viaggiare all’estero
Quando sono in vacanza fuori dall’Italia, i cittadini italiani hanno una copertura sanitaria diversa a seconda del Paese in cui soggiornano.
Infatti, se siamo in vacanza in uno degli Stati dell’Unione europea o in quelli dell’area Efta (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) o in uno degli Stati extra Ue con cui però l’Italia ha stipulato una convenzione, è sufficiente la Tessera europea di assicurazione malattia (Team) o il certificato sostitutivo provvisorio, per avere diritto a ricevere l’assistenza sanitaria.
Non è altro che la tessera sanitaria dove sul retro si legge la dicitura Team.
Tessera alla mano possiamo accedere ai servizi sanitari pubblici (cioè all’interno di strutture pubbliche o private convenzionate) del Paese in cui ci troviamo, con lo stesso trattamento che ricevono i suoi residenti. Quindi, se è previsto il pagamento di un ticket per alcune prestazioni, lo dovremo pagare.
Se abbiamo lasciato a casa o non abbiamo potuto usare per qualsiasi motivo la tessera o il certificato sostitutivo provvisorio o è stato richiesto di pagare le prestazioni, possiamo chiederne il rimborso alla nostra Asl di residenza presentando le ricevute e l’eventuale documentazione sanitaria.
Nei casi di grave trauma o malattia, la tessera Team non copre il trasferimento gratuito in Italia; è proprio inquietante queste situazioni che è necessaria una copertura assicurativa.
Quando serve l’assicurazione ?
Quindi l’assicurazione è fortemente consigliata se non necessaria nei Paesi extra-Ue con cui l’Italia non ha stipulato convenzioni. In questo caso il cittadino è costretto a pagare per intero la prestazione sanitaria ricevuta ed è esclusa anche la copertura delle prestazioni di pronto soccorso.
Prima di partire per qualsiasi viaggio all’Estero è meglio consultare il portale del ministero della Salute, dove ci sono tutte le informazioni necessarie a seconda del Paese di destinazione e dove si possono chiedere informazioni dettagliate .
Ricordiamo anche di chiedere il rimborso o di detrarre le spese mediche, seabbiamo avuto bisogno di cure mediche quando eravamo in vacanza fuori dalla nostra Regione e l’azienda sanitaria di residenza non le ha rimborsate, possiamo detrarle nella dichiarazione dei redditi.
Anche in questo caso ci sono diverse regole e procedure da seguire ed è bene prendere le giuste informazioni.