L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (noto con l’acronimo IVASS) è un’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore. È stato istituito con il decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito in legge 7 agosto 2012 n. 135 (noto come spending review) andando a sostituire il precedente ISVAP. La norma ha introdotto una nuova formula di governance, integrata parzialmente con quella della Banca d’Italia, allo scopo di assicurare la piena integrazione dell’attività di vigilanza assicurativa con uno stretto collegamento con la vigilanza bancaria.
Il 2 gennaio 2013 il direttorio integrato ha approvato l’attribuzione delle deleghe al presidente e al consiglio. L’IVASS è presieduto dal direttore generale della Banca d’Italia, incarico attualmente ricoperto da Daniele Franco.
L’Istituto opera sulla base di principi di autonomia organizzativa, finanziaria e contabile, oltre che di trasparenza ed economicità, per garantire la stabilità e il buon funzionamento del sistema assicurativo e la tutela dei consumatori.In base allo statuto, organi dell’IVASS sono:
- il presidente
- il consiglio, che si compone del presidente e di due consiglieri
- il direttorio integrato, che è costituito dal governatore della Banca d’Italia, che lo presiede, dagli altri membri del direttorio della Banca d’Italia e dai due consiglieri dell’IVASS
L’IVASS ha diverse funzioni, indicate dal Codice delle assicurazioni private, il d. lgs. 7 settembre 2005, n. 209. Negli anni novanta il predecessore ISVAP si è visto riconoscere poteri sempre crescenti, fino all’art. 2 del decreto legislativo 13 ottobre 1998, n. 373, con cui sono state attribuite all’autorità tutte le funzioni in materia assicurativa che prima erano di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico e del CIPE, rendendola così un’autorità veramente indipendente dal Governo.
Funzioni principali dell’IVASS:
- Controlla la gestione tecnica, finanziaria, patrimoniale e contabile delle imprese di assicurazione;
- Vigila sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti in materia assicurativa da parte delle imprese e degli agenti;
- Rileva i dati di mercato necessari per la formazione delle tariffe e delle condizioni di polizza;
- Fornisce al Ministro dello Sviluppo Economico una relazione annuale sulla politica assicurativa, un parere settoriale, proposte di risanamento presentate dalle società assicurative;
- Collabora con le altre autorità indipendenti, per assicurare il corretto esercizio delle rispettive funzioni;
- Partecipa alla determinazione dell’indirizzo amministrativo del settore (legge 9 gennaio 1991, n. 20);
- Autorizza l’esercizio dell’attività assicurativa (art. 4, d.P.R. 18 aprile 1994, n. 385);
- Assicura la trasparenza dell’offerta agli utenti (legge 5 marzo 2001, n. 57);
- Raccoglie i reclami presentati nei confronti delle imprese assicurative, li censisce in un registro dei reclami (circ. Isvap 518/D, 21/11/2003), agevola la corretta esecuzione dei contratti assicurativi e facilita la soluzione delle questioni che gli vengono sottoposte intervenendo nei confronti dei soggetti vigilati con provvedimenti e sanzioni;
- Monitora le richieste di risarcimento inoltrate a tutti gli istituti assicurativi in attività sul territorio italiano al fine di prevenire truffe e abusi. A tal fine dal 10 giugno 2016 ha attivato l’archivio integrato antifrode, un database a partire dal quale è possibile rilevare la ricorrenza di nominativi di privati e professionisti che con frequenza insolita sono coinvolti nelle diverse tipologie di sinistro.
Una delle novità più importanti introdotte recentemente da IVASS è l’IDD.
Cosa è l’IDD?
IDD sta per Insurance Distribution Directive ed è la nuova Direttiva Europea sulla distribuzione dei prodotti assicurativi vita e danni, entrata in vigore anche in Italia lo scorso 1° ottobre. Questo nuovo complesso di regole, comune per tutti i paesi europei, ha lo scopo di cambiare la prospettiva dell’industria assicurativa, ponendo al centro della logica di costruzione dei prodotti e di distribuzione degli stessi gli effettivi bisogni del Cliente. Come raggiungere questo obiettivo? Attraverso una progettazione dei prodotti per segmenti di clientela, la revisione della documentazione precontrattuale e contrattuale al fine di consentire la comparabilità fra prodotti, una profilazione delle effettive esigenze degli assicurati e delle proprie propensioni, nonché e una maggiore trasparenza relativamente ai costi. Ma non solo.
Cosa cambia per il Cliente
L’obiettivo della IDD è la tutela dell’assicurato, in modo simile a quanto fatto dalla Mifid II per i prodotti finanziari. Dunque, la nuova Direttiva prevede innanzitutto che vengano definite le esigenze e il profilo del risparmiatore tenendo conto di diversi parametri.Questo passaggio infatti permette al Cliente di essere più consapevole dei propri bisogni e delle proprie aspettative e alla Compagnia assicurativa di proporre un prodotto più adeguato, agevolando così il passaggio da una logica “prodotto centrica” ad una “cliente centrica”.
Altro aspetto cardine della nuova normativa riguarda la trasparenza. Il Cliente deve essere informato su ogni elemento del prodotto assicurativo, a cominciare dalle condizioni e dai costi, così da agevolare la comparazione tra diverse soluzioni. Maggiore trasparenza è richiesta, poi, in tema di conflitti di interesse e incentivi alla distribuzione e deve essere, ad esempio, chiarito il rapporto che il distributore ha con la Compagnia assicurativa, nonché se il distributore stesso opera in virtù di une modello distributivo basato sulla consulenza vincolata o consulenza indipendente.
Infine, la comunicazione deve essere semplice e chiara. A questo riguardo è stato introdotto un Documento Informativo Precontrattuale (DIP) dal formato e dai contenuti standardizzati per un massimo di tre fogli, scritto con un linguaggio semplificato, che viene consegnato al Cliente nella fase precontrattuale.
Il Cliente non ha alcun obbligo di acquisto in questa fase, potendo prendersi il tempo necessario per leggere la documentazione illustrativa con calma e in autonomia, prima di decidere se sottoscrivere o meno il contratto.
Cosa cambia per le Compagnie assicurative con l’IDDInevitabilmente, la IDD comporta cambiamenti radicali per le Compagnie di assicurazione, chiamate a modificare i propri modelli di offerta orientandoli maggiormente verso il consumatore. Le Compagnie assicurative devono quindi impegnarsi ancora di più a intercettare i bisogni dei Clienti, aiutandoli a decodificarli e soddisfarli con un prodotto adeguato.
In pratica le imprese assicurative dovranno accertarsi che le polizze proposte siano adatte alla specifica tipologia di consumatore, e per verificarlo dovranno effettuare una sorta di test. Ma dovranno anche selezionare attentamente i canali di vendita, tenendo conto delle caratteristiche dei prodotti assicurativi da distribuire e delle caratteristiche dei clienti target, e adottare misure per verificare che i distributori agiscano in conformità alle regole. È possibile che le Compagnie creino canali o figure di vendita dedicati alle diverse tipologie di assicurato: come per esempio potrebbe essere il cosiddetto private insurance per i Clienti di fascia alta.
Non solo. La norma italiana ha colto l’occasione del recepimento della Direttiva per indurre l’industria assicurativa alla digitalizzazione. La nuova normativa impone infatti alle Compagnie l’obbligo di gestire la documentazione in formato digitale in modo da agevolare la raccolta di dati, utili per la gestione dei diversi target di clientela. In questo modo, inoltre, si facilita l’individuazione del beneficiario delle polizze vita, contribuendo a ridurre il fenomeno delle polizze dormienti.
Altro aspetto da considerare è che la maggiore tutela del risparmiatore si traduce per le imprese assicurative in una serie di obblighi:
- la revisione della documentazione utilizzando un linguaggio più semplice;
- la formazione dei propri distributori nel rispetto delle nuove regole;
- la predisposizione di servizi adeguati di assistenza post-vendita.
Cambiamenti inevitabili a cui le imprese assicurative non potranno sottrarsi, anche perché la IDD prevede sanzioni severe in caso di inadempienze.
Quali conseguenze avrà questa rivoluzione per l’industria assicurativa è certamente presto per dirlo. È possibile però immaginarlo guardando a quello che sta avvenendo nel settore del risparmio gestito sulla spinta di Mifid II: questo cambiamento potrebbe provocare anche in questo caso una pressione sui margini, a causa dalla maggiore trasparenza prevista sui costi e sulle commissioni di gestione.