CON LA DIFFUSIONE DEL COVID-19 AUMENTA IL RISCHIO DI CYBER CRIMINI
La difficile situazione che sta affrontando il Paese, in lockdown e con tantissimi lavoratori in smart working, non ha fatto che amplificare il livello di cyber rischio.
Smart working: un nuovo perimetro, un nuovo modo di lavorare e soprattutto tantissimi nuovi strumenti introdotti nella quotidianità del lavoro di tutti.
Prestare attenzione alla veridicità delle comunicazioni sull’emergenza Covid-19
La Polizia Postale che, già a marzo, aveva rilevato un aumento dei crimini informatici, avvertendo di prestare attenzione a tutte le comunicazioni ricevute in riferimento all’emergenza Covid-19; in particolare, proprio a quelle delle banche, perché, triste a dirsi, gli hacker non passano il loro tempo a fare scherzi di cattivo gusto agli utenti, ma mirano esclusivamente ad estorcere loro denaro.
Con una nota inviata agli organi di informazione, il referente di Federprivacy, Roberto Vitali, mette in guardia tutti gli operatori istituzionali – pubblici e privati – dai potenziali rischi:
“In un momento di emergenza come questo, l’eventuale blocco dei sistemi informatici è assolutamente da scongiurare in tal senso, la consapevolezza di potenziali pericoli è determinante per osservare ogni precauzione”.
L’esperto – mostrando una recente nota della Polizia di Stato – spiega che:
“In questo momento è in atto una campagna di phishing. Infatti, utilizzando una mail avente come oggetto – Notifica di rimborso fiscale per il 2019 – le vittime vengono indotte a cliccare su un link malevolo che conduce ad una finta pagina dell’Agenzia delle Entrate per inserire le credenziali di accesso”.
Vitali conclude consigliando estrema cautela nell’utilizzare la posta elettronica, soprattutto quella istituzionale, evitando di cliccare sui link se non preventivamente informati.
Per contenere tali fenomeni è buona prassi avere una conferma telefonica dal mittente.
Bambini: nuove tecnologie e attività online
Mai come in questo periodo, in cui esiste l’obbligo per tutti di stare a casa, ci accorgiamo di quanto tempo i nostri figli passano in rete.
Già dalla più tenera età riescono da soli a trovare e guardare i video dei personaggi che amano su Youtube e a scambiarsi messaggi WhatsApp con i genitori e parenti; dagli 8 ai 12 anni sanno utilizzare i social network come Facebook, Instagram, Tik Tok e Telegram (anche se alcuni richiedono almeno 16 anni) e sanno trovare su Google tutto quello che vogliono.
Spesso, purtroppo, i genitori non conoscono tutte le tecnologie che i bambini utilizzano.
Già all’inizio del 2018, da un’indagine di Save The Children era emerso che i bambini accedono ad Internet sempre prima e, nel 54% dei cas,i già nella fascia di età 6-10 anni utilizzano la connessione internet di casa; del resto, Tablet, Smartphone, Computer desktop e portatili sono spesso a disposizione di tutti i membri della famiglia.
Bambini: spesso le vittime di attacchi hacker
Se Internet fornisce opportunità e strumenti che fino a qualche decennio fa erano inimmaginabili, è altresì vero che nasconde delle pericolose insidie sia per noi adulti ma soprattutto per i nostri bambini che sono più indifesi.
A quell’età non hanno consapevolezza nemmeno di loro stessi, delle relazioni con gli altri, figuriamoci come potrebbero averla dei pericoli; però, già dai primi mesi di vita, guardano gli schermi di smartphone e tablet, dove spesso appaiono scene con contenuto violento, volgare, pornografico e messaggi pubblicitari che potrebbero danneggiarli psicologicamente.
Inoltre, applicazioni che contengono malware, spiano o fotografano il bambino mentre naviga, l’adescamento di minori su siti per bambini e la dipendenza dai videogiochi, sono tutti rischi a cui i nostri figli possono andare incontro.
Immagina Adesso: la soluzione di Generali Italia:
La nostra soluzione è IMMAGINA ADESSO, grazie alla quale la protezione della tua casa si estende anche ai tuoi dati personali!
SPECIALE WEB Cyber Insurance: violazione privacy compiuta da figli minori. Che cosa è assicurato? Generali Italia risarcisce i danni che derivano dalla violazione della normativa sulla privacy:
– di immagine;
– alla vita di relazione;
– alla reputazione; causati da figli minori dell’Assicurato – purché con esso conviventi – determinati dalla pubblicazione su social network o su piattaforma internet di immagini fotografiche e filmati:
– di soggetti che non hanno fornito il consenso previsto dalla legge al riguardo;
– di minori senza che sia stato dato il consenso da chi esercita la potestà genitoriale o da soggetti ad essi equiparati per legge.
SPECIALE WEB SICURO: Tutela legale vita digitale
Che cosa è assicurato? La garanzia riguarda la tutela dei diritti dell’Assicurato nella veste di utente internet (ad esempio navigazione su siti web, utilizzo di applicazioni mobile, utente account posta elettronica e utente di social network), in caso di:
- furto d’identità e/o di utilizzo fraudolento da parte di terzi dei dati personali o finanziari dell’Assicurato, tra cui:
a) utilizzo indebito di codici di accesso personale (P.I.N.) di conti correnti e/o carte di credito dell’Assicurato, per mezzo di internet o posta elettronica;
b) fatti commessi da terzi mediante strumenti di ripresa visiva e/o sonora o pubblicazione non autorizzata di immagini, audio o video dell’Assicurato;
c) uso indebito del nome dell’Assicurato e/o lesione della reputazione personale online;
d) atti di cyber-bullismo commessi da terzi a danno dell’Assicurato mediante strumenti di comunicazione a distanza;
e) accessi non autorizzati ad account personali di posta elettronica, profili di social network, aree riservate personali dell’Assicurato, inclusi i casi di cyber-estorsione realizzati su supporti informatici di proprietà dell’Assicurato. La garanzia opera per:
f) predisporre eventuale denuncia/querela agli organi di polizia inquirente e per la ricerca di prove a difesa;
g) richiedere all’autore della violazione dei diritti dell’Assicurato il risarcimento dei danni subiti da quest’ultimo;
h) il ripristino dell’onorabilità dell’Assicurato a seguito di cause pendenti e/o protesti al fine di ottenere la cancellazione dai pubblici registri;
i) la difesa in caso di procedimento penale
j) sostenere, in caso di frode creditizia, una controversia contrattuale nei confronti di banche e società finanziarie, davanti all’arbitro bancario e finanziario (ABF), in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, così come regolato dalle disposizioni della Banca d’Italia e dalle altre disposizioni vigenti in tema di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra clienti e banche o società finanziarie; - 2) controversie di Diritto civile di natura contrattuale con fornitori di beni e di servizi, per acquisti relativi alla propria vita privata effettuati online o con tecniche di vendita a distanza.