SISTEMI PREVIDENZIALI, LA CLASSIFICA MERCER
L’Italia si classifica 27 esima al mondo per la “tenuta” del sistema pensionistico: un risultato negativo se si considera che sono 37 i paesi analizzati nell’undicesimo ‘Report Melbourne Mercer Global Pension Index’, il quale mette a confronto i sistemi previdenziali.
Indicatori e macro-aree
Mercer costruisce la sua classifica non considerando soltanto la parte pubblica dei sistemi previdenziali, ma ad essa aggiunge la parte complementare e del risparmio previdenziale, anche attraverso strumenti assicurativi e di risparmio gestito.
Ci sono quaranta indicatori che afferiscono a tre macro-aree:
- L’adeguatezza, cioè il livello delle prestazioni erogate per la media dei lavoratori.
2. La “sostenibilità”, che raggruppa indicatori quali la percentuale di adesione a fondi di previdenza complementare e a fondi pensione, aspetti demografici ed alcune evidenze macroeconomiche come contribuzione e debito pubblico.
3. L’integrità, la quale considera diversi elementi di normativa e governance del rischio pensionistico, così come il livello di fiducia che i cittadini di ogni paese hanno nel loro sistema.
Rispetto all’Italia, il report suggerisce di:
“continuare ad aumentare la copertura del sistema pensionistico privato, sia in termini di partecipazione che di asset investiti a disposizione per pagare le prestazioni nel futuro, per garantire un elevato tasso di sostituzione tra reddito da lavoro e reddito da pensione; continuare a far crescere il tasso di partecipazione al mondo del lavoro della popolazione di tutte le età, ed ampliando la partecipazione in età matura; limitare l’accesso a benefit di natura previdenziale prima del pensionamento; ridurre l’ammontare del debito pubblico, per il suo impatto diretto sul primo pilastro pensionistico“,
Marco Valerio Morelli, amministratore delegato Mercer Italia.