Con l’arrivo dell’autunno è aumentata la nostra voglia di attività all’area aperta, e di organizzare gite ed escursioni in montagna. Non c’è niente di più rilassante!
Bisogna però prestare molta attenzione perché gli imprevisti sono in agguato e possono capitare anche agli escursionisti più attenti e previdenti.
Vengono però in nostro aiuto soluzioni assicurative che possono tutelarci in caso di diversi tipi di incidenti. Ad ogni modo fare escursioni in montagna richiede qualche accortezza per prevenire eventuali brutte sorprese.
Le regole base per camminare sicuri sono :
- ITINERARIO: scegli itinerari adatti alle tue capacità. Potresti portarti una carta topografica e scaricare sul tuo smartphone un’app in grado di geolocalizzare la tua presenza. Ricordati anche di calcolare bene i tempi di percorrenza dei vari percorsi.
- EQUIPAGGIAMENTO: scegli sempre abbigliamento ed equipaggiamento adeguati. Nello zaino dovrebbe sempre esserci posto per una minima dotazione di emergenza.
- CONTATTI: è meglio non fare escursioni da solo. Nel caso, è bene avvisare qualcuno dell’itinerario che si intende percorrere.
- METEO : informati sempre preventivamente sulle previsioni meteo e seguine l’evoluzione mentre cammini: in montagna le condizioni meteo possono cambiare rapidamente. Se il tempo peggiora oppure se incontri difficoltà durante il percorso è sempre meglio tornare indietro.
- EMERGENZA: in caso di emergenza o necessità chiama il numero unico 112, descrivendo modalità e luogo dell’incidente.
Quello che emerge dal confronto di diverse polizze italiane che coprono le spese di ricerca e soccorso è che ci sono delle differenze non da poco : in alcune Regioni (Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige e Veneto) questi costi possono essere a carico dell’escursionista, soprattutto in assenza di una vera emergenza.
In Lombardia, il salvataggio di una persona non ferita costa tra i 420 euro per chi risiede in Regione e ha tenuto un comportamento prudente, e i 780 per chi non è lombardo e ha tentato un comportamento imprudente.
Il consiglio è sempre quello di leggere attentamente le clausole dei contratti assicurativi. Per
- capire quali sono le attività e gli sport coperti, essendo alcuni sport infatti esclusi da alcune polizze assicurative o limitati;
- conoscere le franchigie e i massimali, elementi fondamentali per comprendere se si è davvero protetti e in quali circostanze;
- sapere con precisione dove si attivano (alcune polizze si attivano solamente se l’incidente avviene lontano da casa, in alcune sono coperte solo determinate regioni e non altre), è importante poi sapere se la copertura è a livello italiano, europeo o mondiale.
È interessante sapere che le assicurazioni di alcune associazioni, come il Club Alpino Italiano, offrono coperture anche per le escursioni private dei singoli soci. Alcuni gruppi di amanti dell’escursionismo offrono ai propri soci polizze dedicate per coprire i sinistri che potrebbero verificarsi mentre svolgono le attività associative. E in qualche caso questi contratti sono validi anche per le attività svolte dai singoli soci escursionisti al di fuori dell’associazione. Il Club Alpino Italiano, ad esempio, prevede una copertura per il soccorso alpino anche per le attività che il socio svolge privatamente. I soci possono poi integrare questa polizza con coperture dedicate agli infortuni e alla responsabilità civile (la cosiddetta polizza rc).
Anche la FIE (Federazione Italiana Escursionismo) offre ai propri tesserati una polizza infortuni, che oltre alla morte e all’invalidità permanente copre anche le spese di cura fino a 3mila euro e prevede la copertura dei costi di trasporto, anche con mezzi aerei, entro il 60% del massimale delle spese mediche stesse. L’assicurazione è valida su tutto il territorio europeo anche per le attività individuali dei soci, se ricomprese in quelle previste dallo statuto dell’associazione.
Insomma i pericoli in montagna sono tanti ed è necessario essere protetti e tutelati, qualsiasi cosa succeda.