Fino al 2019 lo zoom era ciò che permetteva di portare in vista i soggetti più lontani, mettendoli bene a fuoco.
Ma nel 2021 cos’è diventato Zoom?

In questi ultimi due anni abbiamo affrontato una situazione inaspettata: vivere una pandemia mondiale. Siamo stati obbligati a trovare nuovi modi per socializzare, per frequentare la scuola, e anche per lavorare. Infatti lo smart-working è diventato un must dall’anno del Covid.
Le App di comunicazione su pc, cellulare e tablet sono state le nostre compagne di viaggio. Scopriamo meglio una di queste: ZOOM.
Zoom è un programma software di videoconferenza e il piano gratuito consente fino a 100 partecipanti simultanei, con un limite di tempo di 40 minuti. Gli utenti hanno la possibilità di eseguire l’aggiornamento abbonandosi a un piano a pagamento. Il piano migliore supporta fino a 1000 partecipanti per riunioni che possono durare fino a 30 ore. Dall’inizio della pandemia, banche, scuole, università, medici (per consulti) e aziende usano Zoom per comunicare. Tutto ciò stando chiusi in casa con una connessione a internet, una sedia e un tavolo.
La maggior parte dei lavoratori ha sperimentato questo tipo di situazione, scoprendo i vantaggi che può offrire, ma anche le difficoltà che si possono incontrare.
Nonostante gli ostacoli, tutti abbiamo scoperto nuovi modi di lavorare e abbiamo capito come sia possibile comunicare a distanza e restare comunque efficienti al 100%.